Festa della Mamma 2017
Il 13 e 14 maggio 2017 festeggia con La Chiocciola Onlus la Festa della Mamma.
Regala una pianta di lavanda e sostieni in neonati prematuri e le loro famiglie nel Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell'Ospedale Maggiore di Bologna.
L'appuntamento 2017 è presso i Giardini Margherita, Piazza di Porta Santo Stefano, 40136 Bologna.
Presto aggiornamenti sulla posizione dello stand La Chiocciola Onlus.
I diritti del bambino nato prematuro
Questa carta nasce con lo scopo di far riconoscere dalle Istituzioni il diritto prioritario dei neonati prematuri di usufruire nell'immediato e nel futuro del massimo livello di cure e di attenzioni congrue alla loro condizione.
E' correlato a ciò' il diritto-dovere per i genitori, o per chi li rappresenta giuridicamente, di ottenere a loro beneficio ogni migliore opportunità riferibile allo stato della persona. Il termine "neonato prematuro" è da riferirsi ad un neonato ad alto rischio perinatale in quanto nato prima del completamento della 37^ settimana di gravidanza.
La nascita pretermine impedisce a molti organi ed apparati di raggiungere la maturità fisiologica e tutte le competenze atte ad affrontare l'ambiente extra-uterino. E' da intendersi che ogni diritto si applicherà, per equipolenza e patità, anche al neonato a termine con patologie richiedenti il ricovero.
Art. 1
Il neonato prematuro deve, per diritto positivo, essere considerato una persona.
Art. 2
Tutti i bambini hanno diritto di nascere nell’ambito di un sistema assistenziale che garantisca loro sicurezza e benessere, in particolare nelle condizioni che configurino rischio di gravidanza/parto/nascita pretermine, di sofferenza feto-neonatale e/o di malformazioni ad esordio postnatale.
Art. 3
Il neonato prematuro ha diritto ad ogni supporto e trattamento congrui al suo stato di salute e alle terapie miranti al sollievo dal dolore. In particolare ha diritto a cure compassionevoli e alla presenza dell’affetto dei propri genitori anche nella fase terminale.
Art. 4
Il neonato prematuro ha diritto al contatto immediato e continuo con la propria famiglia, dalla quale deve essere accudito. A tal fine nel percorso assistenziale deve essere sostenuta la presenza attiva del genitore accanto al bambino, evitando ogni dispersione tra i componenti il nucleo familiare.
Art. 5
Ogni neonato prematuro ha diritto ad usufruire dei benefici del latte materno durante tutta la degenza e, non appena possibile, di essere allattato al seno della propria mamma. Ogni altro nutriente deve essere soggetto a prescrizione individuale quale alimento complementare e sussidiario.
Art. 6
Il neonato prematuro ricoverato ha il diritto di avere genitori correttamente informati in modo comprensibile, esaustivo e continuativo sull’evolvere delle sue condizioni e sulle scelte terapeutiche.
Art. 7
Il neonato prematuro ha il diritto di avere genitori sostenuti nell’acquisizione delle loro particolari e nuove competenze genitoriali.
Art. 8
Il neonato prematuro ha diritto alla continuità delle cure post-ricovero, perseguita attraverso un piano di assistenza personale esplicitato e condiviso con i genitori, che coinvolga le competenze sul territorio e che, in particolare, preveda, dopo la dimissione, l’attuazione nel tempo di un appropriato follow-up multidisciplinare, coordinato dall’equipe che lo ha accolto e curato alla nascita e/o che lo sta seguendo.
Art. 9
In caso di esiti comportanti disabilita di qualsiasi genere e grado, il neonato ha il diritto di ricevere le cure riabilitative che si rendessero necessarie ed usufruire dei dovuti sostegni integrati di tipo sociale, psicologico ed economico.
Art. 10
Ogni famiglia di neonato prematuro ha il diritto di vedere soddisfatti i propri speciali bisogni, anche attraverso la collaborazione tra Istituzioni ed Enti appartenenti al Terzo Settore.
IL DIRITTO DI STARE INSIEME
Il congedo parentale
Fin dalla sua fondazione Vivere Onlus che raggruppa 40 associazioni oltre alla nostra ha perseguito l'obiettivo di prolungare il congedo di maternità per le madri lavoratrici che partoriscono pretermine. Da sempre promuoviamo la necessità di aggiungere al congedo obbligatorio di maternità, pari a 5 mesi, il periodo di degenza del neonato in una struttura ospedaliera (vale a dire il periodo che va dalla nascita FINO alla data di ingresso del bambino nella casa famigliare) e che i documenti attestanti tale periodo, potranno essere il certificato di nascita e la lettera di dimissione del bambino dalla struttura ospedaliera.
Abbiamo sollecitato il Ministero della Salute con una nostra lettera